Il territorio

Il patrono di Tertenia: San Sebastiano

san sebastiano patrono di tertenia è ricordato per il suo cruento martirio. L'immagine del suo corpo trafitto dalle frecce è una delle più famose dell'iconografia cristiana

A Tertenia, quando ci si sente in pericolo o si vuole chiedere una grazia, i fedeli cattolici sanno a chi rivolgersi: San Sebastiano, da sempre patrono del paese, è sempre pronto ad ascoltare. La figura di questo santo è esemplare delle violenze cui erano sottoposti i cristiani nell’impero, in particolare sotto Diocleziano. Nato nel 256 a Narbona in Francia, fu educato a Milano secondo i principi cristiani e si arruolò giovanissimo nell’esercito facendo carriera.

Trasferitosi a Roma, ebbe modo di fare proselitismo e assistere i numerosi cristiani condannati a morte. Il suo attivismo fece adirare l’imperatore Diocleziano che lo condannò a morte con una modalità particolarmente cruenta: fu legato a un palo sul colle Palatino e trafitto da una quantità impressionante di frecce. Creduto per morto e lasciato in terra, miracolosamente riuscì a riprendersi e tornò dall’imperatore rimproverandolo. Questo lo fece fustigare nell’ippodromo del Palatino fino al decesso effettivo.

Il suo culto si diffuse già durante l’ultimo periodo dell’impero, tant’è vero che nel 354 fu inserito nella Depositio martyrum, il più antico calendario della chiesa di Roma. Nel corso dei secoli fu sempre invocato a protezione dalla peste e oggi è patrono di agenti di polizia, arcieri, tappezzieri, fabbri e pompieri. Sue reliquie si trovano a Roma e in Germania, Gallia, Africa e Spagna.

Vuoi lasciare un commento?

Compila i campi per lasciare un commento. Il commento verrà pubblicato dopo l’approvazione del moderatore.