Il territorio

La storia di Tertenia

a tertenia si sono avvicendati popoli diversi: la cultura di ozieri, i romani, i giudicati, i pisani e gli aragonesi. Nella zona si trova la torre di san giovanni di sarrala, parte del sistema di avvistamento contro le incursioni di pirati

Tertenia è una cittadina dalla lunga storia. Come definire altrimenti un luogo dove le testimonianze più antiche risalgono addirittura al Neolitico Recente, cioè al IV millennio a.C.? Si tratta di reperti come strumenti in ossidiana e Domus de Janas risalenti alla cosiddetta cultura di Ozieri. Nel territorio sono presenti 77 nuraghi, 22 villaggi e un pozzo sacro del periodo nuragico, dimostrazione di quanto fosse popolata la zona già in epoca protostorica.

Nel medioevo fece parte del Giudicato di Cagliari, precisamente nella curatoria del Sarrabus, per poi passare a quello di Gallura nel 1258, alla Repubblica di Pisa e infine, nel 1324, agli aragonesi. I nuovi padroni instaurarono il feudalesimo e inserirono il paese nella contea di Quirra, gestita dai potenti Carroz. Nel 1603 la contea fu trasformata in marchesato e governata prima dai Centelles e poi degli Osorio de la Cueva.

Fu proprio in questo periodo che venne eretto il poderoso sistema di torri fortificate sulla costa per combattere le ricorrenti incursioni dei pirati: nella zona è stata costruita la torre di San Giovanni di Sarrala. Nel 1839 il sistema feudale fu abolito e il paese fu riscattato dagli Osorio, gli ultimi padroni. Oggi Tertenia, il cui nome pare derivi dal fenicio "tzar” cioè fortezza oppure dal popolo dei dardani, conserva gelosamente le proprie tradizioni.

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